Lezione di mascalcia per i ragazzi del corso di “Operatore meccanico” dell'EnAIP di Borgomanero. L'attrezzatura del maniscalco, come si realizzano gli attrezzi per ferrare il cavallo, come si forgiano i ferri, come si applicano e soprattutto quale sia il ruolo del meccanico nella preparazione degli attrezzi del maniscalco. Come docente professionista è intervenuto il maniscalco Martino Cerutti, che fa parte dell'associazione Onlus “Dipinti di Blu”, che si occupa di attività di raccolta fondi finalizzata al sostegno e al supporto economico in forma diretta o indiretta nei confronti delle popolazioni del sud del mondo ed in particolar modo nei confronti delle popolazioni rurali, che utilizzano come fulcro e sostegno per la propria economia di sussistenza, quale l’agricoltura o i trasporti, il mezzo animale rappresentato dall’asino o dal cavallo.
L’attività dell’associazione si esplica nella valorizzazione, educazione e diffusione della cultura del rispetto in tali paesi degli animali da soma intesi per le popolazioni come mezzi di trasporto e sussistenza per gli stessi. In particolar modo l’associazione intende mediante progetti sul campo, e realizzare le attività a diretto contatto con le popolazioni locali , al fine di applicare ed insegnare alle stesse una corretta e rispettosa modalità di cura e assistenza degli animali da soma.
I ragazzi, affascinati da questa professione a loro sconosciuta, hanno ascoltato con attenzione .
Storicamente, l'arte del maniscalco si sovrapponeva in parte a quella del fabbro; i ferri venivano infatti forgiati al momento, e su misura, secondo le necessità dei cavalli. Attualmente l'ampia disponibilità commerciale di ferri di cavallo già pronti rende inutile il loro confezionamento, ma è comunque richiesta una certa competenza nella lavorazione del ferro per i necessari adattamenti che vengono attuati a freddo o a caldo con i tradizionali attrezzi del fabbro.
In GALLERIA FOTOGRAFICA le immagini.
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