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Channel: EN.A.I.P. PIEMONTE - ENTE ACLI ISTRUZIONE PROFESSIONALE - FORMAZIONE PROFESSIONALE PIEMONTE: CSF BORGOMANERO
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SICUREZZA: INTERVISTA A ZENO MORETTI

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Al CSF EnAIP di Borgomanero nei mesi di maggio e giugno si sono svolti numerosi corsi in merito alla Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Luogo di lavoro. I numeri sono di tutto rispetto: 14 corsi attivati, 138 allievi formati ed aggiornati. I prossimi corsi sono previsti per l'autunno. Uno dei docenti più attivi e preparati di EnAIP è il Dott. Zeno Moretti, impegnato, vista la sua esperienza e notevole preparazione nella maggior parte di questi corsi. Di seguito la sua intervista. 1 )L'esperienza in EnAIP quanto ha segnato la sua attività professionale? «Personalmente EnAIP mi ha permesso di entrare in contatto con diverse realtà lavorative. Fino a prima del mio ingresso in EnAIP avevo ricevuto una preparazione in diverse aree, ma ogni area era come se fosse un compartimento stagno fine a se stesso. La formazione che ho trovato in EnAIP è stata quella di fondere tutte le varie materie integrandole ed interagendo con esse e capendo come tale fusione possa dare spazi a miglioramenti continui. Tale formazione l'ho applicata anche nell’attività professionale, cercando di fare interagire tutte le professionalità con cui sono entrato in contatto. Nel mondo professionale attuale ritengo che una persona sola, pur se molto preparata, non possa essere in grado di gestire le situazioni che potrebbero verificarsi. Solo il continuo interagire e la condivisione delle problematiche permette di superare gli ostacoli che singolarmente sembrano insormontabili». 2) Quale ritiene sia nel campo della sicurezza la maggior difficoltà da superare nell'insegnamento? «Nell'ambito dell'insegnamento della Sicurezza l'ostacolo più grosso è dato dalla percezione che "non serva a nulla tanto non cambia niente, e’ una perdita di tempo". Spesso nei corsi punto a cercare di far capire le motivazioni che hanno spinto il legislatore a porre dei limiti e non solo a ricordare i limiti. Ricordo una frase attribuita a Confucio "Dimmi e dimenticherò, mostrami e forse ricorderò, coinvolgimi e comprenderò. Se riesci a superare la barriera iniziale dello studente e coinvolgendolo nel capire i perché di certe disposizioni il lavoro dell'insegnante è fantastico!!! Ognuno partecipa ed ognuno insegna, ognuno impara. Insegnante compreso». 3 )Il suo straordinario rapporto con gli allievi la gratifica e la stimola, ma ci saranno anche delle difficoltà, sicuramente, quali? «Come già detto se gli allievi capiscono che non sono solo soggetti passivi ma veri soggetti attivi della lezione, quest'ultima si trasforma in un’interazione tra tutti i soggetti presenti ed una fusione di tutte le professionalità presenti. Ancora meglio se è un corso plurisettoriale. A volte certe situazioni del proprio settore, abituati al fatto che "le cose sono così perché lo sono sempre state", osservando la stessa situazione in altri ambiti portano alla comprensione delle problematiche e quindi potenzialmente al miglioramento. La difficoltà maggiore è il coinvolgimento di tutte le persone che sono in aula. Ogni corso è differente poiché le personalità presenti al corso è sempre diverso. Il mio obiettivo è cercare di esaltare le parti positive che ogni singola persona può dare allo sviluppo di tutte le altre». 4) Un aspetto importante in materia è certamente, come in tutti i campi oggi, l’insegnare che si deve rimanere aggiornati e che si è “lavoratori della conoscenza” in miglioramento continuo. Quale approccio si usa? «Il mio metodo si chiama "CURIOSITA'". Lo ammetto sono un curioso interessato alle dinamiche del Mondo. Mi piace cercare di capire il perché avvengono certe cose, perché vengono messi dei limiti ..... e più sei curioso più vai a studiare. Quindi il mio studio è non perché lo devi fare... ma perché sono curioso di capire. Il vero problema è che più capisci più ti accorgi che le dinamiche interazioni sono infinite e questo amplifica all'infinito la curiosità ma anche la fantasia che un metodo troppo rigido di studio a volte blocca. Mi ha sempre colpito una affermazione di Einstein. Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa"In conclusione il metodo che ho cercato di portare avanti è quello della "curiosità" ponendo anche dei sani dubbi sui concetti "che sono così perché sono sempre stati così...»

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